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Che bella giornata, che squadra, che energia!

Un primo, un secondo e un terzo posto: il podio parla chiaro, ma dietro le medaglie c’è molto di più. C’è Edoardo che conquista con grinta il secondo gradino del podio; c’è Teresa che si mette al collo la medaglia di bronzo con tenacia nel campionato Veneto, e Loredana che vola al primo posto nella sua categoria…ultra veterana. Ma il vero trionfo è stato il ritrovarsi, numerosi, uniti, entusiasti. Un gruppo compatto, vivo, che dimostra quanto la passione condivisa possa generare risultati straordinari.

Grazie ai giovani, che con il loro impegno ci fanno brillare. Grazie a chi ha celebrato con noi i 40 anni della FISO, un traguardo che è anche un trampolino verso il futuro. E proprio il futuro è stato protagonista della cerimonia, con il Presidente Giomi e la Vice Presidente, la nostra Carla, che hanno annunciato un passo ambizioso: il dossier per trasformare la FISO da DSA a Federazione. Un sogno? No, una visione che è più di una speranza. E forse, questa volta, sarà davvero quella buona.

Continuiamo a correre insieme, con determinazione e spirito di squadra. Perché ogni traguardo è solo l’inizio di una nuova avventura.

Il presidente ASD Orienteering Laguna Nord Venezia
Salvatore Seno

Un pensiero per Mattia

È difficile anche solo pensarlo. Ancora più difficile accettarlo. Ci sono eventi che ci lasciano senza fiato, senza parole, senza appigli. La vita scorre secondo un ordine misterioso, spesso incomprensibile, e quando ci strappa via qualcuno come Mattia, ci sentiamo smarriti.
Mattia De Bertolis viveva la sua giovinezza con pienezza e grazia. Diviso tra sport, lavoro e affetti – personali e collettivi – era un ragazzo impegnato, capace di unire intelligenza, sensibilità e una forza interiore che si manifestava su qualsiasi terreno di gara. Non era solo un atleta: era un esempio. Un’anima gentile, ma determinata.
La sua scelta di vita a Stoccolma parlava di libertà, autenticità, visione. Aveva trovato lì un luogo dove coltivare la sua professione di ingegnere civile, e allo stesso tempo vivere in armonia con la natura che tanto amava. Era una scelta coraggiosa, lucida, che raccontava molto di lui: del suo desiderio di equilibrio, di bellezza, di verità.
Nell’Orienteering, Mattia era più di un atleta. Era un interprete raffinato di uno sport che richiede testa, cuore e gambe. Un nome che, ogni volta che compariva tra i partenti, era tra i favoriti. E grazie alla voce di Stefano Galletti, che lo raccontava con affetto e stima, ti sembrava di conoscerlo da sempre. Sapeva muoversi con la carta, eccome… e nel nostro sport, nel nostro mondo, era davvero un grande. Uno di quelli che non si dimenticano.
La notizia della sua scomparsa ci ha colpito nel profondo. Una vita giovane, intensa, si è spenta troppo presto. Il nostro pensiero va alla sua famiglia – alla mamma Erica, al papà Fabio, al fratello Nicolò – e a tutti gli amici, compagni di squadra, colleghi e persone che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene. Il dolore è immenso, ma il ricordo lo è altrettanto.
Mattia ci ha insegnato che si può vivere con grazia, scegliere con coraggio, correre con dignità. E anche se oggi manca a tutti – come persona, come simbolo – dobbiamo onorarne la memoria. Indossava la maglia azzurra, rappresentava tutti noi: anche quelli che arrancano nei boschi la domenica, anche i tapascioni del fine settimana. E allora, da oggi in poi, ogni gara, ogni passo, ogni scelta deve portare con sé il rispetto per la sua passione, per il suo esempio, per ciò che ci ha lasciato.
Riposa in pace, Mattia. Lassù troverai, purtroppo, tanti amici. Ma qui, sulla terra, resterai per sempre nei nostri pensieri. Le amiche e gli amici di Laguna Nord Venezia.

La Fossa

Il luogo più nascosto e pericoloso della gara di Noventa di Piave: “La fossa”. P.S. Per aumentare la tensione, ascolta l’audio. (Video Luca Rosato, Montaggio Teresa Angellotti)

Una Giornata di Orienteering e d’Incanto a Noventa di Piave

Arrivare a Noventa di Piave alle prime luci del mattino, nel silenzio ancora stagnante della notte appena trascorsa, ci ha fatto scoprire l’incanto di un paese che, adagiato da sempre sulle rive del Piave, conserva vestigie di un tempo e l’atmosfera letteraria del secolo scorso grazie a scrittori e poeti che di questo Incanto sono stati i cantori.

Noventa di Piave (foto di Davide Gazzetto)

Se c’è uno scrittore straniero che noi veneti sentiamo vicino, quasi parte della nostra cultura, è proprio Ernst Hemingway per il rapporto intenso e cercato che ha avuto con la nostra terra, soprattutto il Nordest, “Sono un ragazzo del basso Piave… sono un vecchio fanatico del Veneto ed è qui che lascerò il mio cuore”  scriveva Ernest Hemingway a un amico. Nel “Il vecchio e il mare” c’è una frase importante “Ora non è il momento di pensare a quello che non hai. Pensa a quello che puoi fare con quello che hai”. C’è tanto bisogno di normalità come Lucio Corsi ci fa ascoltare con la sua canzone rivelazione “ Volevo essere un duro”.

Certo non abbiamo potuto gustare appieno l’atmosfera ovattata del luogo, ma un buon caffè quello sì prima d’ iniziare a predisporre il materiale e a posare le lanterne disseminandole lungo i percorsi predisposti con la consueta frizzante complessità da Luca Rosato.

Caffè a Noventa di Piave (foto Davide Gazzetto)

Un venticello abbastanza gelido ci ha fatto compagnia, mentre il sole spingeva da parte le nuvole diffuse per far spazio alla luce e a un minimo di tepore. Così nel percorrere le vie ancora silenziose di questo paese mi sono venuti in mente i versi con cui Giacomo Noventa, poeta nato proprio   in questo luogo, ha espresso tutto il suo amore: “Un giorno o l’altro mi tornarò, no’ vùi tra zénte strània morir, un giorno o l’altro mi tornarò nel me paese” (Un giorno o l’altro io tornerò, non voglio morire tra gente straniera, un giorno o l’altro io tornerò nel mio paese.)

Mentre la mia mente così naufragava dolcemente nella poesia (non di certo come un altro famoso Giacomo nazionale), alla spicciolata 180 entusiasti partecipanti di tutte le età, provenienti da tutto il Nord Italia, si sono presentati alla partenza della gara, tra questi anche famiglie, gruppi e tanti ragazzini che per la prima volta hanno voluto provare l’Orienteering trascorrendo così una giornata indimenticabile di Sport all’aria aperta.

Come spesso accade, tra i primi ad arrivare abbiamo incontrato Walter e Donatella, ogni volta che li salutiamo ci danno sempre la certezza che tutto andrà per il meglio. Stavolta ancor di più perché l’evento, da noi organizzato con grande cura, ha avuto il prezioso supporto e una fattiva collaborazione da parte del Comune di Noventa di Piave.

Man mano che si avvicinava l’orario di partenza, l’atmosfera si è fatta elettrizzante e carica della giusta adrenalina perché oltre gli atleti competitivi, c’erano giovani e meno giovani, famiglie e appassionati in gruppo oppure no, tutti hanno voluto provare i percorsi preparati per l’occasione ognuno con le proprie aspettative e i propri limiti e confini. Già, questo è uno sport nel quale non c’è mai un confronto diretto, spesso siamo noi a doverci mettere alla prova, a non commettere errori, poi alla fine l’importante è trascorrere una giornata che, come ha confidato Leonardo B. “lascia il buon retrogusto di aver ben investito una domenica mattina”.

Ben presto le strade, i parchi, i sentieri, sono stati invasi da decine di partecipanti che con mappa e bussola hanno cercato di fare le scelte migliori, se volete nel nostro sito potete trovarne alcune,  https://www.orilagunanordvenezia.it/ quelle che fanno risparmiare strada e soprattutto fanno guadagnare secondi preziosi per la classifica. Il traguardo, posto nel giardino della Scuola media di Noventa di Piave, ha visto arrivare i partecipanti soddisfatti, o anche no, della loro prestazione. Una galleria di foto sarà a breve pubblicata nel nostro sito.   

Una novità quest’anno è stata la predisposizione di un percorso accessibile anche a persone con disabilità motoria.

Alle premiazioni erano presenti il vice sindaco di Noventa di Piave Rosana Concetti, con l’assessore allo Sport Lorenzo Spadotto e l’assessore alla cultura Bruna Borin. Con loro anche il Consigliere Sebastiano Zanutto. Gli amministratori presenti, nel portare il loro saluto ai partecipanti, hanno sottolineato la valenza educativa dello Sport dell’Orienteering esprimendo soddisfazione per l’organizzazione di questo evento.

A tutti i partecipanti under 13 il Comune di Noventa ha regalato un bellissimo porta chiave, ai vincitori dei percorsi colore invece un bel libro di Andrea Zelio “Incanto a Noventa” con un bel segnalibro che riporta un verso di Alcmane (chi è costui? Non ve lo dico! Cercatelo da soli. Siamo nell’era dell’AI!) …” un cavallo dal piede sonante, veloce più dei sogni…uso a vincere, nelle gare…come un cavallo veneto” Beh! In questo verso c’è molto Orienteering, a me però rimangano solo i sogni…per vincere c’è sempre tempo. 

A raccogliere le lanterne ci sono andati i giovani, tra controllo punti, prova percorsi, posa e ritiro siamo diventati tutti grandi conoscitori di Noventa di Piave, ma forse ci sono sempre sconfinate praterie da esplorare. Vi aspettiamo alla prossima, magari con qualche novità e qualche bella sorpresa.